11 luglio 1965. Lulu Scarfiotti domina la cronoscalata Trento-Bondone, regina della velocità in montagna. È primo nella classifica assoluta con la Ferrari 206 Dino (raffinatezze: numero di gara 26). Grande interprete della specialità, concede il bis dopo il successo del 1962. Ma quel giorno passa alla storia perché vede il debutto di un’auto che entrerà nella leggenda e rimarrà nei cuori di tutti, con un sentimento molto più acceso di quello per la pur bella, piccola Ferrari. È l’Alfa Romeo Giulia Sprint GTA 1600. Un capolavoro, la cui data di nascita è proprio quella: 11 luglio 1965; se è vero, come è vero, che un’auto da competizione viene alla luce il giorno in cui scende per la prima volta in corsa, e non quando viene presentata a stampa e pubblico.
Al volante c’è Roberto Bussinello, un signore. “Scontato”, definisce il successo un cronista d’eccezione, Cesare De Agostini, in seguito autore di appassionati libri sui campioni del volante. Nel giorno del debutto in società, la categoria della GTA era Prototipi Gran Turismo fino a 1600. Solo tre iscritti, vittoria facile. Niente a che vedere con le successive, furenti battaglie nei teatri del Challenge Europeo Turismo (che conquistò tre volte), che la renderanno, da un lato, una delle auto più vincenti di tutti i tempi, e dall’altro un’icona di un’epoca in cui le auto da corsa ancora assomigliavano, o cercavano di assomigliare, alle auto di serie. Simile alla GT, aveva la carrozzeria di alluminio e un suono del motore metallico, pungente, indimenticabile. Stringere la sottile corona in legno del volante Hellebore, lo stesso della TZ, quasi incapsulati in quei sedili bassi e avvolgenti, con la leva del cambio che al minimo vibra, è vera emozione.
Figlia di uno dei più grandi creatori italiani di automobili, Carlo Chiti, la GTA ebbe poi più versioni: divenne più larga, più potente, più veloce, più grande (due litri) e anche più piccola (1300). Ma è quella prima, stretta, essenziale, la più bella, la più pura. Che sia forse la più bella auto da corsa italiana di sempre?
Luca Delli Carri per Scuderia Club Italia