Club Italia very Goodwood
Vetture da competizione, storiche e moderne, supercar e hypercar, piloti, grandi collezionisti e grandissimi appassionati, il Salone di Ginevra e la 1000 Miglia… Tutto questo e tanto, tantissimo altro, è racchiuso e riassunto nella tre giorni del Goodwood Festival of Speed, la festa dei motori, un sogno ad occhi aperti di inizio estate, andata in scena nella tenuta di Charles Richmond, duca di Richmond e Gordon. Tra il tantissimo altro anche – o forse soprattutto – la Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica presente al Goodwood Festival of Speed per celebrare Gino Macaluso, campione di rally, imprenditore, architetto e designer. Un presenza, quella della Fondazione Macaluso, per nulla simbolica che, infatti, ha portato sulle strade del West Sussex la Fiat X1/9 Abarth, prototipo sviluppato proprio da Gino Macaluso, la Lancia Rallye 037, la Lancia Stratos, la Lancia Delta S4 e la Lancia Delta HF Integrale, vetture che hanno segnato l’età d’oro del rally, e poi, per i cultori della pista della pista, la Lancia Beta Montecarlo Turbo, la Lancia LC1 e la Lancia LC2 in livrea Martini. Otto vetture che raccontano e celebrano l’amore di Gino Macaluso per le auto e che vogliono essere, in un momento per tutti ancora molto difficile e complicato, il simbolo concreto di un’Italia che sa rimettersi in moto, guardare avanti e correre. Su molte di queste vetture il logo del Club Italia di cui Gino Macaluso è stato per molti anni il presidente e, al volante, alcuni soci e piloti d’eccezione. Primi tra tutti Monica Mailander Macaluso, presidente della Fondazione, e Stefano Macaluso. E poi Miki Biasion, due volte campione del mondo rally, i piloti di Formula Uno Emanuele Pirro e Jochen Mass, Tom Kristensen, il vincitore di nove edizioni della 24 Ore di Le Mans, Marino Franchitti, il vincitore di una 12 Ore di Sebring, Charles Gordon-Lennox, Conte di March e Kinrara, figlio del Duca di Richmond e Gordon e Fabrizio Giugiaro, figlio del designer Giorgetto.
Carlo Cavaglià per Scuderia Club Italia
foto Peter Summers e Stefano Macaluso